E' stata una estate molto calda e ricca di lavori differenti, prima tra tutti la versione illustrata del paladino dei tigrotti (e anche mio da sempre)"Sandokan". 
Nel mio giardino (ancora orto dissestato) come nella canzone di Conte Paolo, all'improvviso vedo spuntare liane, baobab tigri e durion (frutti di cui probabilmente Salgari era innamorato), vogliamo tralasciare anche il babyrussa? giammai! cosi' anche lui trotterellava allegro in quel di Fontana di Rubiera facendo compagnia alla Laila e Roger (i piccoli felini di casa Sibani-Fabbri). Tra tutto questo marasma armato della matita come remo e del taccuino come pagoda partivo dalle sponde del secchia verso le rive lontane di mari malesi per trovare un po di refrigerio...splash!


Ecco in ordine cronologico le tappe del mio viaggio di ispirazione che hanno portato fino alle tavole finali:


I primi schizzi a matita, da subito presi da un mix di memorie fanciullesche che facevano riferimento alla serie rai e ai racconti del nonno.






Accidenti a questo harmonium cosi' difficile da suonare!!


Qualche tavola a colori:

La copertina




L'immancabile lotta con la tigre 


Ahhh l'amour!


Yanez nella versione pubblicata non avra' la sua immancabile sigaretta (il machete si pero'!).





A fine lavoro ci si accorge che l'80% delle scene illustrate si svolgono tutte in notturna...il risultato e' un libro un pochino cupo che va "rischiarito" ecco alcune tavole che, in fase finale sono state ritoccate (a mio avviso perdendo il loro fascino). eccole nelle varie trasformazioni:


senza...              ...e con eclisse




Tornato da questo viaggio abbronzato di fantasia e assetato di avventure mi sono reso conto di non aver lasciato alcuna irrigazione agli zucchini dell'orto dissestato...nessun pollice verde per Dani.

















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